Sono dell’idea che ognuno sia libero di scegliere quello che vuole, ma credo fermamente che la disinformazione uccida la libertà di pensiero e quindi di scelta! E  dopo aver letto la monografia sui “Salumi italiani: Nuovi valori, Nuovo valore” (che potete scaricare qui), ne sono ancora più convinta.

“Per compiere scelte alimentari consapevoli bisogna essere
correttamente informati.”

Se nell’immaginario comune i salumi sono fonte di eccessivi grassi e sale, sappiate che ISIT (Istituto Salumi Italiani Tutelati) insieme a IVSI (Istituto Valorizzazione dei Salumi italiani), INRAN (Istituto di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e SSICA (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve alimentari) sfatano questo mito con una recente ricerca sui salumi italiani, e in particolare su quelli DOP e IGP, che dimostra come, nell’ultimo ventennio, in questi alimenti siano considerevolmente diminuite le quantità di:

  • lipidi, che varia in percentuali diverse a seconda del salume, fino a un massimo del 48%;
  • grassi saturi, fino a quasi il 40%;
  • sale, fino a oltre il 45% a seconda del prodotto;

e aumentate quelle di:

  • grassi insaturi, fino al 60%;
  • proteine, fino al 23%;

svelando, inoltre, un’abbondante presenza di vitamine e di utilissimi sali minerali fondamentali per una corretta attività dell’organismo, tra cui:

  • vitamina B1, B2, B3, B6, B12 ed E;
  • ferro, fosforo, magnesio, potassio, rame, selenio e zinco;

per non parlare, poi, dei nitrati che sono scesi fino al 96% mentre i nitriti risultano praticamente assenti.

culatello di Zibello

Ma tutto ciò cosa vuol dire?

Significa che, oggi, i salumi italiani possono vantare un nuovo profilo nutrizionale decisamente migliore rispetto al passato e molto più equilibrato!

E il merito va tutto alla nostra industria salumiera, che ha saputo migliorare il “contenuto di salute” di questi prodotti rispondendo in maniera esaustiva alle esigenze nutrizionali del consumatore.

A differenza di 20 anni fa, infatti, il modo di produrli si è evoluto sia nelle tecniche di allevamento e di trasformazione che in quelle di conservazione, senza mai, però, dimenticare le tradizioni gastronomiche italiane.

Inserirli, quindi, nella nostra abituale dieta ora non sarà più un peccato per la salute. Lo dice anche la Piramide Alimentare Italiana:

“I salumi possono essere consumati fino a tre volte la settimana
in dosi consigliate da circa 50 gr a porzione”

perchè tutti i nutrienti sono indispensabili per l’organismo. Il trucco per mangiar sano consiste soltanto nell’accostare nel migliore dei modi cibi diversi e nelle giuste quantità. 😉
E in questo preciso caso la formula vincente è :

Salume + Carboidrati + Verdura + Frutta = Pasto completo ed equilibrato

Volete qualche spunto? Allora cliccate qua:

{ENG} Read in English

The nutrional evolution of Italian cold cuts

I think everyone is free to choose what he/she wants, but I firmly believe that the misinformation kills the freedom of thought and therefore of choice! And after I’ve read the monograph on “Italian cured meats: New values, New value” (which you can download here), I’m even more convinced.

“To make informed food choice, you need to be properly informed”

If you think that cured meats is an excessive source of fat and salt, you’ll have to know that ISIT (Institute Italian Cured meats Protected) along with IVSI (Institute Exploitation of Italian Cured meats), INRAN (Research Institute for Foods and Nutrition) and SSICA (Experimental Station for the Industry of Canned food) debunk this myth with a recent research on Italian cold cuts, in particular on the DOP and IGP, which shows how, in the last two decades, in these food are considerably decreased the amount of:

  • lipids, which varies in different percentages depending on the cured meat, up to a maximum of 48%;
  • saturated fat, almost up to 40%;
  • salt, until more than 45% depending on the product;

and are increased those of:

  • unsatured fat, up to 60%;
  • protein, up to 23%;

revealing also an abundant presence of vitamins and useful mineral salts, essential for a proper activity of the organism, including:

  • vitamin B1, B2, B3, B6, B12 and E;
  • iron, phosphorus, magnesium, potassium, copper, selenium and zinc;

not to mention, then, that nitrates have dropped up to 96% while nitrites are practically absent.

But what does all this mean?

It means that today the Italian cold cuts can boast of a new nutritional profile, much better than the past one and much more balanced!

And the credit for all this goes to our charcuterie industry, which has been able to improve the “health content” of these products comprehensively responding to the nutritional needs of the consumer.

Unlike 20 years ago in fact, the way to produce them has evolved both in farming techniques and transformation and of those of conservation, however without forgetting the Italian gastronomic traditions.

So insert them in our usual diet will no longer be a sin for our health now. It is also said by the Italian Food Pyramid :

“Cured meats can be consumed up to three times a week, with portions of approximately 50g”

because all the nutrients are essential for the body. The trick to eat healthy consists only to combine, in the best way you can, different food and in the right quantities. And in this particular case, the winning formula is:

Cured meat + Carbohydrate + Vegetable + Fruit = Complete balanced meat 😉

Do you want some idea? Click here:

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