Venezia non necessita di frasi introduttive.
Solo la pronuncia del suo nome evoca colori accesi, maschere preziose ed emozioni istintive.
Lei è misteriosa e unica, è affascinante e romantica.
Nata tra i canali, questa città dalla personalità decadente e la bellezza senza tempo è stata e sempre sarà la patria ideale di artisti e viaggiatori.
Da Lei, ogni giorno, migliaia di turisti provenienti da ogni angolo del globo terrestre approdano e ritornano per ammirare la sua storia riflessa nelle acque, nei monumenti, nei palazzi, nei ponti antichi e per cedere al suo elegante gioco seduttivo.
E dopo tanti anni, anch’io ci sono tornata di recente per perdermi, questa volta, nella magia della “Biennale del Gusto” tra:
- la presentazione in anteprima nazionale della guida “Slow Wine 2014” – storie di vita, vigne e vini in Italia, edita da Slow Food Editore;
- gli interessantissimi cooking show a cura degli Chef della catena Orient Express, di Jeunes Restaurateurs d’Europe (l’associazione che riunisce giovani chef di comprovato talento e abilità con l’obiettivo di stimolare solidarietà e amicizia, presente in 13 Paesi è oggi riconosciuta dal mondo gastronomico come una delle più prestigiose associazioni culinarie) e del giovane Chef stellato Lorenzo Cogo (qua il racconto di questo cooking show);
- “L’Apertivo d’artista” dai toni internazionali offerto da Royal Delicatessen di Lugano, l’appuntamento goloso dove poter sfogliare e scoprire la nuova veste di “L’Aperitivo Illustrato” – the unconventional magazine;
- il laboratorio degustativo di storie e dimostrazioni di archeologia culinaria “Massaie Moderne” organizzato da La cucina italiana;
- l’avvincente “Trofeo Divinando”, competizione incentrata sul vino tra sei squadre selezionate di Sommelier della Fisar;
- la mitica “Foodie Geek Dinner” (che ahimè mi son persa, uffi!);
- il laboratorio del gusto a cura di “Mauro Lorenzon, l’oste del vin bon” e di “Claudio De Min, giornalista enogastronomico”, dove imparare a bere bene e, soprattutto, a bere vini non banali;
- e molto altro ancora…
Così per quattro giorni, dal 26 al 29 Ottobre 2013, Venezia si è traformata da città più romantica del mondo a capitale del Gusto più puro dove è inevitabile innamorarsi del bello e del genuino, dove la passione si coniuga con la tradizione e la parola Gusto vuol dire contaminazione di culture (il chè a me piace infinitamente perchè parliamo di culture non solo italiane, ma anche europee e asiatiche).
Perché ogni territorio ha un’identità ben precisa che si rispecchia anche e specialmente nelle sue tradizioni enogastronomiche. Tradizioni composte da storie di terre e di uomini che, incrociandosi con la genuina passione per la qualità, danno origine a sapori unici e indimenticabili.
Perchè “diffondere la cultura del buon cibo” è la mission di questo evento ed io, dichiaratamente food lovers al 100%, non posso che sostenerla.
Questo è un po’ il riassunto sintetico della mia travolgente prima volta alla Biennale del Gusto. Un’esperienza resa ancora più speciale da questa opera d’arte che è Venezia, un grande museo a cielo aperto, e dall’impareggiabile compagnia dello staff di Honest Cooking, uno dei media partner dell’evento.
Infatti, racconti più dettagliati conditi da tante piccole curiosità sulla Biennale del Gusto li potete trovate sul sito di Honest Cooking e seguendo il loro hashtag su twitter #honestcookingforgusto.
P.S. Per vedere i momenti più divertenti date uno sguardo all’album dei ricordi HonestCooking.it for Gusto – Venice, perchè le risate sono garantite!
Biennale del Gusto – Venice
Venice no need to introduce it.
The mere spelling of this word evokes bright colours, precious masks and instinctive feelings.
It is mysterious and unique, amazing and romantic.
Risen among canals, this decadent-like town characterized by an immortal beauty has been ever since, and will always be, the ideal home for artists and travellers.
Everyday thousands of tourists from every corner of the world are coming there to gaze at the history reflected in its waters, monuments and ancient bridges and to be captured in its seductive game.
After some years I came back there too and let myself pervaded by the magic of the “Biennale del Gusto”, among:
- the national preview presentation of the guide “Slow Wine 2014″ – life stories, vineyards and wines in Italy, published by Slow Food Editore;
- the really interesting cooking shows by the Chefs of the chain Orient Express, the Jeunes Restaurateurs d’Europe (the association gathering young talented chefs with the aim of arousing solidarity and friendship, present in 13 countries is now acknowledged by the gastronomic world as one of the most eminent gastronomical associations) and of the young Chef Lorenzo Cogo (here the story of this cooking show);
- the international-like “The artist’s aperitif” offered by Royal Delicatessen in Lugano (Switzerland), the tasty appointment where one can browse and discover the new guise of “The illustrated aperitif” – the unconventional magazine;
- the tasting lab of gastronomic archeology stories and displays “The modern housewife” organized by La cucina italiana;
- the enthralling “The Divinando cup”, competition focused on wine involving six selected teamsof sommeliers from Fisar;
- the mythical “Foodie Geek Dinner” (which I missed, alas!);
- the taste laboratory by “Mauro Lorenzon, the innkeeper of good wine” and “Claudio De Min, wine & food journalist“, where to learn to drink well and, above all, drinking not trivial wine;
- and much more…
All this has turned Venice, from 26th to 29th October 2013, from the most romantic city in the world to the capital of the purest Taste where you can’t help falling in love with the beautiful and the genuine, where passion entwines with tradition and the word taste means contamination of cultures (and I like it so much for we’re talking of traditions which are not only Italian but European and Oriental too).
Each territory, in fact, has its own precise identity which mirrors itself first of all in its wine and food traditions.
Traditions made up of stories about lands and people that, mixing up with the genuine passion for quality, give birth to unique and unforgettable flavours.
“Spreading the culure of good food” is this event’s mission and, being myself a 100% food lover, I can’t do but support it.
This is a summary of my first overwhelmig experience at the Biennale del Gusto. An experience made much more special by the fact it was in Venice that is a real work of art and a majestic open air museum in addition to the uncomparable company of Honest Cooking staff, one of the media partner of the event.
More detailed info in addtion to curiosities about the Biennale del Gusto are to be found on the site of Honest Cooking or following their hashtag on twitter #honestcookingforgusto.
P.S. To see the most funniest moments take a look at the HonestCooking.it for Gusto – Venice album, because laughs are guaranteed!