Poco importa quale versione di questa brioche farai: tradizionale con l’uvetta oppure più moderna con i canditi, il cioccolato o altro. L’importante è che il giorno dell’Epifania ci sia a tavola la sofficiosa corona dei Re Magi. La torta brioche svizzera, tipica di questa festa.

corona dei Re Magi dolce dell'Epifania

 

 

Il 6 gennaio, chi sarà il re o la regina di casa per un giorno? lo svelerà la mandorla nascosta nella corona dei Re Magi. Perciò, incrociate le dita e buona fortuna!

Non si sa con precisione da quando esista questa dolce bontà. Alcuni sussurrano all’epoca romana altri al medioevo. Tuttavia, anche se le origini storiche sono incerte, l’usanza della torta dei Re Magi gode di crescente popolarità dal 1952. Anno in cui si diffuse in tutta la Svizzera grazie a Max Währen, storico e ricercatore nel campo del pane. Il quale decise di far rivivere quest’antica tradizione proponendo alla scuola per panettieri Richemond di prepararla e metterla in vendita. Da allora, non solo si è riaffermata come una delle tradizioni più diffuse in tutta la Svizzera, ma è diventata un prodotto che va letteralmente a ruba in occasione dell’Epifania. E lo sapete perchè? La tradizione vuole che all’interno dell’impasto si nasconda una fava o fagiolo secco (io ho usato una mandorla). Il fortunato a cui capiterà di trovare l’oggetto nascosto, verrà incoronato re o regina della giornata.

Io lo trovo un gioco divertente, l’ideale da fare in famiglia durante le feste per sognare a occhi aperti e far galoppare la fantasia insieme ai bambini. Nonché un modo giocoso per insegnarli il significato dell’Epifania, che è molto di più di una semplice data. E anche se la Befana non c’entra molto con la religione cristiana, a me piace raccontare alla mia piccola la favola dei Re Magi e di questa buffa vecchiettina.

E mentre papà si occupa di farcire furtivamente la calzetta, noi ci gustiamo una fetta di dreikönigskuchen (la corona dei Re Magi) in versione kids friendly. Più semplice, senza uvetta ma pur sempre golosa.
Isabella ancora deve capire se le piace o meno l’uvetta. Perciò, nell’attesa l’abbiamo sostituita con della profumata scorza di arance, limoni e un pizzico di vaniglia bourbon.

Felice Epifania a tutti o three kings day che dir si volgia.

corona dei Re Magi dolce dell'Epifania

C’era una volta…

In una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, si fermarono a chiedere informazioni ad una vecchietta che gentilmente indicò loro il cammino.
I Re Magi invitarono la donna ad unirsi a loro, ma nonostante le insistenze la vecchina rifiutò perché aveva molto lavoro da sbrigare. Però, una volta che se ne furono andati, ella si pentì di non averli seguiti. Allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta bussò ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio il piccolo Gesù Bambino.

E così da allora, la sera dell’Epifania, esattamente 12 giorni dopo il Santo Natale, la vecchia Befana porta dei regali a tutti i bambini per farsi perdonare.

corona dei Re Magi dolce dell'Epifania

Perché si raccontano fiabe ai bambini? Perché rappresentano uno dei più bei giochi che bambini e adulti possano giocare insieme. Un gioco che non ha bisogno di oggetti (giocattoli) o di spazi (il cortile, il bosco) per essere svolto. Si sta seduti. Si gioca con le parole, con la mente, con le immagini, con i sentimenti.
(Gianni Rodari)

La corona dei Re Magi è una soffice torta di pasta lievitata tipica della tradizione svizzera che si mangia il giorno dell’Epifania.
È molto semplice da fare, ma se come me siete sempre di corsa seguite il mio consiglio. Impastate il giorno prima e mettete a lievitare in frigorifero tutta la notte. L’indomani mattina, tirate fuori dal frigo l’impasto e divertitevi con i vostri bimbi a dare forma alla corona!

  • Dosi per
    8 persone
  • Tempo di preparazione
    30 MInuti
  • Tempo di cottura
    25 MInuti

Ingredienti

Per l'impasto

  • 200 gr farina manitoba
  • 200 gr farina 00
  • 100 gr farina di farro
  • 220 gr acqua
  • 1 uovo medio
  • 60 gr burro freddo
  • 100 gr zucchero semolato
  • 5 gr sale fino
  • 1 cucchiaino zest d'arancia
  • 1 cucchiaino zest limone
  • 1 cucchiaino pasta di vaniglia
  • 1 mandorla intera

Per il poolish

  • 50 gr farina manitoba
  • 50 gr acqua
  • 3 gr lievito madre in polvere

Per decorare

  • 50 gr farina manitoba multicereali
  • 1 uovo
  • q.b. granella di zucchero
  • q.b. lamelle di mandorle

Procedimento

Per il poolish

  1. Mescolate tutti gli ingredienti fino a ottenere una pastella liscia.
    Coprite con della pellicola e bucherellatela con uno stuzzicadenti.
    Lasciate lievitare in un posto caldo (tipo il forno spento con luce accesa) fino a quando non sarà triplicato di volume (circa 2 ore).
  2. Settacciate le farine e mettetele nella ciotola della planetaria.
    Aggiungete il poolish sciolto nel latte e con il gancio a k iniziate ad amalgamare.
    Sbattete leggermente l'uovo con una forchetta e unitelo in 3 riprese alternandolo allo zucchero (fate assorbire l'uovo, poi aggiungete lo zucchero) e per ultimo il sale.
  3. Cambiate la frusta, mettete quello a gancio e continuate a lavorare l’impasto fino a quando non si attaccherà più alle pareti della planetaria. A questo punto, aggiungete la pasta di vaniglia. Non appena si sarà assorbita completamente, aggiungete le zest di agrumi e iniziate a unire poco alla volta il burro freddo. Aspettate che il burro già messo venga assorbito bene prima di inserirne ancora.
  4. Quando vedrete che l’impasto si stacca bene dalle pareti lasciando pulita la ciotola, vuol dire che l’impasto è pronto.
    Formate una palla, adagiate l'impasto in una ciotola leggermente unta di burro. Copritela con della pellicola, lasciate partire la lievitazione (45-60 minuti a temperatura ambiente) poi trasferite la ciotola nella parte bassa del frigorifero
    fino a quando vi servirà.
  5. L'indomani, tirate fuori dal frigo l'impasto. Lasciatelo a temperatura ambiente per 2 ore circa o finchè non sarà raddoppiato di volume. Poi, dividete l'impasto in 9 pezzi uguali.
    Unite due pezzi, formate una palla e adagiatela al centro della teglia foderata con carta forno.
    Inserite la mandorla in uno dei 7 pezzi di impasto rimanenti. Formate delle palline e adagiatele intorno a quella grande centrale, lasciando un poco di spazio tra una e l’altra.
    Coprite la corona con della pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio (1 ora circa, ma il tempo può variare in base alla temperatura di casa).
    Spennellate la superficie con l'uovo sbattuto, cospargete con granella di zucchero e scaglie di mandorle.
    Cuocete in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per 25-30 minuti o finchè non risulterà dorato.
    Sfornate e lassciate raffreddare su di una gratella.