Sapete cos’è il Comitato Nazionale contro la Meningite? È  il primo gruppo in Italia attivo sul campo, nato con lo scopo di informare, prevenire e scongiurare il pericolo di questa malattia terribilmente seria: la meningite meningococcica. Questo Comitato è stato fondato da genitori colpiti da gravi lutti a causa della meningite. Mamme e papà che hanno perso i propri bambini improvvisamente, proprio in seguito a questa patologia. L’intento di questo gruppo è anche quello di rappresentare i bisogni e i diritti di chi, purtroppo, è venuto in contatto con questa realtà pericolosa e troppo spesso invalidante.

Il Comitato, che ogni giorno combatte questa battaglia importantissima, ha pensato di promuovere il proprio lavoro, e di divulgare informazioni fondamentali sulla meningite, attraverso una campagna di sensibilizzazione “GLI ALTRI SIAMO NOI” a cui è stato dedicato un evento venerdì scorso, 30 novembre, allo Spazio Gessi di Milano. Evento al quale ho partecipato, come vi avevo anticipato in questo post, e durante il quale ho cercato di raccogliere più informazioni utili possibili per condividerle insieme a voi.

Nel corso della serata è stato proiettato un cortometraggio intitolato “Gli Altri”, firmato dal regista Gianfranco Pannone, la cui protagonista è la fondatrice stessa del Comitato Nazionale contro la Meningite, Amelia Vitiello. Nel video interpreta sé stessa, raccontando la sua esperienza tragica in un modo che vuole e può aiutare a sconfiggere la malattia prevenendola. Perché nessuno conosce meglio di lei il rischio immenso e reale che questa patologia può insinuare.

Ma chi è Amelia? Amelia è una mamma e, sopratutto, una donna straordinaria, che lotta contro questa terribile malattia che si è portata via la sua piccola Alessia a soli 18 mesi. Lotta con quelle che crede siano le uniche armi valide, l’informazione e la prevenzione attraverso corrette campagne vaccinali. E io voglio lottare insieme a lei! Per questo vi invito a guardare il video che segue e ad aiutarci a divulgarlo.

Sono sicura che a tutti è capitato di sentir parlare di meningite meningococcica. Una malattia molto grave, estremamente rapida e subdola, che si manifesta all’improvviso e che può non lasciare scampo o portare a conseguenze permanenti gravissime. Come in tutte le cose, informarsi e conoscere l’argomento di cui si parla è fondamentale per fare prevenzione in modo serio e sereno, ma anche per proteggere noi, chi amiamo e tutti gli altri.

Il meningococco è un batterio, tanto microscopico quanto potente. Questo invisibile microrganismo riesce a sconvolgere il fisico in poche ore, devastandolo letteralmente fino a farlo cedere.

Febbre, mal di testa fortissimo, nausea, vomito, rigidità nucale e delle giunture degli arti, piccole macchie violacee in rilievo su tutto il corpo sono i sintomi che si manifestano quando la meningite è già in corso. E riconoscerli è importantissimo per poter intervenire tempestivamente con le cure adeguate. Perché anche con una diagnosi precoce, seguita da una corretta terapia e da misure di sostegno, il tasso di letalità rimane alto (10%). Mentre un sopravissuto su 5 presenta sequele permanenti quali danni cerebrali, amputazioni degli arti e/o perdita dell’udito. Chiunque sia stato in contatto con una persona infetta da meningite meningococcica deve sottoporsi a una profilassi antibiotica specifica, azione che rappresenta l’unico modo di evitare il contagio.

Le persone più colpite sono solitamente i bambini dal primo anno di vita, durante la fascia d’età scolare o in adolescenza. Però, è bene ricordare che nemmeno gli adulti sono immuni alla meningite.

Esistono diversi ceppi di meningite meningococcica, come la A, la B, la C, la W e la Y e per ognuna esiste un modo efficace per scongiurare il pericolo di contrarre la malattia: il vaccino!

Se anche voi siete dei genitori come me o se state per diventarlo, permettetemi di darvi un piccolo consiglio: per qualsiasi dubbio rivolgetevi serenamente e con fiducia al vostro pediatra o ai centri di prevenzione.

Fate muro insieme a noi contro la meningite!

facciamoi muro contro la meningite meningococcica