Quando si hanno dei bambini piccoli in età da asilo, organizzare il menù settimanale è l’arma segreta per semplificarsi la vita e vincere a tavola. Seguite questi pratici consigli e vivrete il momento del pasto senza stress e con serenità.

“Pronti in anticipo” è il riff che echeggia quotidianamente nella mia mente da quando è nata Isabella. Perché riuscire a conciliare il lavoro da freelance con tutte le incombenze quotidiane familiari non è per niente semplice. Con il tempo, però, ho imparato che una buona organizzazione domestica aiuta molto a semplificare la vita diminuendo il livello stress. E nella mia to do list, stilare il menù settimanale è immancabilmente in cima alla lista delle cose da fare. E ovviamente, lo tengo contrassegnato in modalità prioritaria. Perché strutturarlo bene mi fa guadagnare tempo, soldi, salute e gusto!

Una lista della spesa ragionata, infatti, mi aiuta a evitare gli sprechi. Perché si sa, il nemico numero uno della spesa intelligente è la fretta. Mentre programmare in anticipo mi consente di acquistare cibi più di qualità, sempre freschi, genuini e talvolta pure in offerta per la gioia del mio portafoglio.

menù settimale perfetto per i bambini

Piatti unici per tutta la famiglia.

La parte difficile dello strutturare il menù settimanale sta solo nel trovare delle pietanze che possano andare bene a ogni componente della famiglia. Non posso negarvi che sia un’impresa impegnativa accontentare i gusti di tutti. Però, posso dirvi che i risultati vi appagheranno degli gli sforzi fatti, sia dal punto di vista pratico che da quello educativo. E più la nostra alimentazione sarà varia e diversificata, maggiori possibilità avranno i piccoli di essere incuriositi da cibi nuovi.
Non a caso, Isabella durante i pasti cerca sempre di pescare dal mio piatto prima di assaggiare il suo.

Mangia tu che mangio anch’io: dare il buon esempio a tavola è contagioso.

Cucinare le stesse pietanze per tutti è una soluzione pratica e veloce. Per noi genitori significa ridurre di molto i tempi passati ai fornelli. Per i bambini, invece, prediligere il piatto unico vuol dire non dover stare seduti a tavola troppo a lungo. Perchè diciamocelo, per loro è davvero faticoso.
Gustare le stesse cose, poi, vi servirà anche a dare il buon esempio. Specialmente quando si tratta di incoraggiare i più piccoli a mangiare di tutto. Ricordatevi che agli occhi dei nostri bimbi siamo un modello da seguire.

L’incastro con il menu scolastico.

Per creare un menù vincente è essenziale programmare la cena in base ai pasti dell’asilo. In questo modo eviterete di proporre la stessa pietanza due volte di fila se non nell’arco della stessa giornata. Ovviando così la monotonia alimentare che, ahimè, non stimola per nulla l’appetito. Infatti, un’alimentazione equilibrata si basa su un piano quotidiano che include tutti i tipi di alimenti.

menù settimanale per bambini

Come variare l’alternanza tra diversi alimenti per combattere la noia a tavola.

Il menù settimanale dell’asilo per me è stato un validissimo promemoria per ricordarmi le porzioni, la frequenza e l’alternanza con cui dovremmo mangiare certi alimenti durante la settimana. E proprio sulla base della loro rotazione, per non cadere nella monotonia, ho deciso di darmi una regola “mai carne e pesce di seguito”. Così legumi, formaggi e uova non verranno lasciati al caso ma occuperanno il loro giusto posto a tavola intervallandosi tra queste due portate.

Es. Lunedì pesce, martedì legumi, mercoledì carne, giovedì formaggio, venerdì pesce, sabato uova, domenica carne.

Il piatto del mangiar sano.

Come ci insegna “il piatto del  mangiar sano”, ricordatevi di consumare a ogni pasto della giornata  frutta (15%), verdura (35), carboidrati (25%) e proteine (25%).

Puntate su frutta e verdura di stagione e mangiate colori. Perchè a ogni colore (rosso, giallo, bianco e blu) corrispondono determinate proprietà benefiche. Seguire l’alternarsi delle stagioni, sfruttando la pluralità di prodotti disponibili, è indispensabile per rinforzare le difese immunitarie del nostro organismo, tenere lontani i malanni di stagione e il pericolo di malattie più gravi.

Non fossilizzatevi solo su pasta, pastina e riso. Ricordatevi che anche le patate e i cereali come farro, orzo, quinoa, avena, mais, grano saraceno, segale e miglio, fanno parte della categoria dei carboidrati.

Insaporite le pietanze! Diminuite il sale. Giocate con spezie ed erbe aromatiche per dare più sapore ai vostri piatti.

Il sale non va demonizzato, ma nemmeno usato con troppa leggerezza. Piuttosto, va consumato con parsimonia e nelle giuste quantità. Perché il vero grande problema è l’eccesso e il troppo stroppia in qualsiasi cosa, non trovate?

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), infatti, raccomanda un consumo massimo di 5 gr al giorno di sale per gli adulti. Nei bambini in età da svezzamento, 9-12 mesi, il sale è vivamente sconsigliato. Fino ai 2 anni di età non si dovrebbe superare la dose di 2 gr al giorno. Dai 3 ai 6 anni si può aumentare a 3 gr al giorno. E dai 7 anni in poi si può raggiungere gradatamente la quantità prevista per l’adulto.

menù settimanale per bambini senza stress

Prendiamoci un po’ di tempo per pianificare un menù gustoso ed equilibrato con ricette a prova di bimbo.

Rendete speciali i vostri pasti giocando con le combinazioni di ingredienti, le consistenze, i colori e le presentazioni. Ma ricordatevi che a quest’età (1-3 anni) ai bimbi piacciono i cibi semplici con sapori riconoscibili.

Non incaponitevi se un alimento non aggrada vostro figlio. Piuttosto, provate a capire il perché lo rifiuta e raggiratelo. Isabella, per esempio, ama le zucchine trifolate ma a casa non le vuole vedere servite sotto forma di crema. Eppure, al nido dicono che adori il passato di verdure con i crostini al farro. Ora, riuscire a capire il perchè diventa una vera scomessa. Perciò, al momento lascio che le consistenze cremose le mangi solo lì senza farne un dramma. Tanto prima o poi le gusterà anche a casa.

Se il problema, invece, è che non gli piace proprio quell’alimento non dateglielo. Evitate di camuffarlo o nasconderlo dentro altre pietanze. Il gusto dei bambini va educato, non ingannato. Piuttosto, sostituitelo con un cibo equivale (un frutto per un altro, una verdura per un’altra ecc…).
I bambini sono di natura molto volubili e durante la crescita i loro gusti cambieranno di continuo. E chissà, magari tra un mese quello che oggi non vuole mangiare gli piacerà e viceversa. Pertanto, non demoralizzatevi ma siate solo un po’ più indulgenti. La tavola non deve essere un campo di battaglia, quindi cari i miei genitori… keep calm e pappa buona per tutti, yeah!!!